Classe 1974, Andrea Buglisi si diploma in Decorazione all’Accademia di Belle Arti nel 1998 con una tesi sul Graffitismo. Dal 2005 è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Catalano di Palermo.
Artista attivo dal 1996, si occupa di principalmente di Pittura, con particolare attenzione alle contaminazioni e ibridazioni con altri media espressivi. Descrive la sua ricerca come:

“Una specie di trappola visiva. Tendo ad attirare l’osservatore con immagini accattivanti sotto il profilo cromatico e compositivo che strizzano l’occhio al design e all’advertising. Ad uno strato più profondo di lettura si scorge però qualcosa di inquieto che, attraverso il binario privilegiato dell’ironia, veicola un messaggio critico nei confronti della società con le sue convenzioni e nevrosi collettive.

Le opere di Andrea Buglisi sono state presentate in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. (Mart museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, Galleria Regionale Palazzo Bellomo di Siracusa, Stadtgalerie di Kiel, Museum Kunstpalast di Düsseldorf, Biennale di Venezia etc. Nel 2017 ha progettato e realizzato il carro trionfale per il 393° Festino di S.Rosalia. Dal 2018 è attivo nell’ambito della rigenerazione urbana di quartieri e luoghi a rischio della città, attraverso interventi artistici individuali e collettivi di arte pubblica e Street Art. Tra questi da ricordare, il murales “Fides” in occasione della rassegna “Cartoline da Ballarò” a Palermo di cui è anche curatore e “La porta dei Giganti” nei pressi dell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo per la quale vince il prestigioso riconoscimento internazionale “Best of may 2021” secondo l’autorevole portale Street Art Cities.
Vive e lavora a Palermo.

Controcorrente

L’opera che ho pensato di realizzare nelle due pareti gemelle propostemi dal comune di Cefalù, affronta il tema del rapporto tra uomo, natura e ambiente. Ho rappresentato un paesaggio sotto marino fantastico, una Atlantide in salsa sicula reinventata attraverso il mio linguaggio artistico personale. Il mare, linfa vitale di questo territorio, da dove non si vede. Troviamo un banco di pesci azzurri, (presenti anche nello stemma comunale), figure umane, (residenti e turisti), coralli e piante marine di diverse forme e colori e persino un’ improbabile dirigibile.
Ogni cosa sembra convivere in maniera pacifica e serena con le altre. Le crome nei toni pastello, sono tenui e calibrate con il contesto del quartiere di case popolari immerse nel verde. Alcuni elementi sembrano passare lentamente da una parete all’altra creando una composizione dinamica.
Una sola sardina che fa da “chaise long” ad un giovane vestito con abiti contemporanei, viaggia nella direzione opposta.
Essa rappresenta l’arte e la capacità che ha di tracciare nuovi territori linguistici, ma allude anche ad una amministrazione lungimirante che prima di molte altre, e in maniera “controcorrente” si è impegnata concretamente nell’affrontare temi legati all’eco sostenibilità ambientale..